Città romana lungo la Via Cassia fra Viterbo e Roma, sede vescovile dello Stato pontificio per quasi mille anni, borgo rurale, mercato, tappa dei pellegrini sulla Via Francigena, Sutri si trova su di un’altura, fra profonde vallate verdissime e corsi d’acqua. Il palazzo del vescovo, di origine duecentesca, ostruito a ridosso della cattedrale, reca le tracce di numerosi rifacimenti e trasformazioni e tuttavia mantiene il carattere dell’architettura medievale dell’Italia centrale: con i colori della pietra tufacea e i possenti volumi sul pendio. Il restauro filologico e la nuova destinazione museale hanno comportato il consolidamento delle strutture e l’adeguamento degli impianti, l’inserimento di scale, rampe, ascensori, vani tecnici, e la sostituzione di tutti serramenti. L’acciaio corten riveste gli elementi aggiunti e si integra ai cromatismi dell’antico borgo, pur denunciando la contemporaneità dell’intervento. Gli infissi – anch’essi in corten – ridisegnano le aperture di varie epoche, forme e dimensioni, nelle linee pulite ed essenziali dei profili EBE 65.