Due grandi croci, una verticale e una orizzontale, parallela al terreno. Barre in acciaio che riflettono l’ambiente intorno facendo quasi scomparire la cappella. E una scultura poetica e minimale quella di Carta Juaçaba, giovane architetto brasiliano divenuta celebre per il padiglione espositivo temporaneo progettato per Humanidade 2012 di Rio de Janeiro.